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La storia delle origini dello smalto

Lo smalto, che oggigiorno chiunque può utilizzare per abbellire le proprie unghie e le proprie mani, ha una storia antichissima, con delle origini altrettanto antiche.

Le radici dello smalto, infatti, sono da collocare in epoche e in popolazioni molto antiche: si pensa che già nel 3000 a.C. le donne dell’India utilizzassero l’henné per decorare le proprie unghie; lo stesso veniva fatto in Cina, in cui ai tempi lo smalto veniva prodotto dalla combinazione di diverse sostanze, tra cui la gomma arabica, la gelatina e la cera d’api; più tardi, nel 1500 a.C., la pratica di decorare le unghie arrivò anche in Egitto e in Mesopotamia, dove iniziano a comparire le prime vernici per unghie, prodotte con zolfo e altre sostanze.

Per quanto riguarda il colore scelto per decorare le unghie, quest’ultimo aveva un importante significato, in quanto serviva a simboleggiare la propria appartenenza ad una casta e, di conseguenza, il proprio potere: per esempio, in Egitto le donne erano solite decorare le proprie unghie con tonalità rosse e più il rosso era intenso più era il loro potere all’interno della popolazione; le donne della Cina, invece, utilizzavano tonalità tendenzialmente metalliche, come l’argento e l’oro. Questo emblema del colore apparteneva a tutte le popolazioni, anche a quella degli Incas, che raccontavano la propria storia anche attraverso la nail art e attraverso miniature e disegni sulle proprie unghie.

La storia dello smalto: il Medioevo e il Rinascimento

Con un bel salto temporale, è facile arrivare al Medioevo, che è stato un periodo storico buio da moltissimi punti di vista, anche per quanto riguarda i trattamenti estetici: durante il Medioevo, infatti, utilizzare lo smalto era una pratica vietata; i pochi che lo continuavano ad utilizzare venivano accusati di stregoneria e di vanità.

Per fortuna, durante il Rinascimento, lo smalto torna ad essere utilizzato, anche se con tonalità molto più chiare e neutre rispetto alle origini che abbiamo analizzato nello scorso paragrafo. Ed è proprio con il periodo del Rinascimento che le donne si preparano ad utilizzare lo smalto per sempre: da quel periodo, infatti, la pratica di abbellire e di decorare le proprie unghie non è mai stato abbandonato.

La storia dello smalto: dall’Epoca Moderna ai giorni nostri

Dall’Epoca Moderna (cioè dagli anni Venti del Novecento), lo smalto ha iniziato a conoscere diverse modalità di applicazione, come per esempio la moon manicure, una nail art molto di tendenza ai tempi, secondo cui la lunetta alla base dell’unghia veniva lasciata senza smalto.

Con il passare del tempo, le mode riguardanti lo smalto sono state in continua evoluzione: negli anni Quaranta, si prediligevano unghie lunghe e molto colorate; negli anni Sessanta, la moda erano le unghie corte decorante con tonalità più tenui; negli anni Settanta e negli anni Ottanta, si arrivò addirittura agli smalti fluo per manicure e pedicure.

Ai giorni nostri, si è liberi di esprimersi attraverso qualunque nail art, fatta sia su unghie corte sia su unghie lunghe, magari presso un centro estetico certificato come quello di La Manicure Palermo, al cui interno delle estetiste qualificate sono sempre capaci di consigliare il meglio ad ogni cliente.

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